lunedì 29 agosto 2016

Le Terme e il Cavalier Pepe



Le Terme e il Cavalier Pepe



Sembrerebbe un titolo da “ leggenda epica”. “C’era una volta un temerario Cavaliere che…” Spazio alla fantasia.

Non è proprio così. Terme sta per Osteria Le Terme nella frazione di Massaciuccoli, luogo risaputo dove si beve sempre un buon bicchiere accompagnato da piatti della cucina tradizionale. Cavaliere sta per Tenuta Cavalier Pepe situata nel cuore delle tre Docg della Campania. L’incontro è avvenuto la sera del 22 luglio con una Cena degustazione. I bianchi dell’Irpinia hanno incontrato il mare della Versilia con una piacevole eccezione: l’aperitivo “romano” nel padiglione museale Lera, sospesi sui mosaici, i resti delle Terme romane e della Villa patrizia di particolare fattura. E lo spumante “Oro” e “Oro rosé”del Cavalier Pepe ad allietare l’inizio.

Onorato come sempre per l’invito a parlare di questa Azienda Irpina-Campana, a raccontare la sua storia, il suo territorio, i suoi vigneti, i vini: il terroir. Ancor di più per la presenza dell’Enologo nonché figlia del proprietario, Milena Pepe. Inganna il suo armonioso intercedere del linguaggio, con quel rotacismo, la “r” alla francese, retaggio della sua nascita nella zona “francofona” del Belgio e per i tanti anni trascorsi a studiare “di vino” in Francia. Fino a che suo padre, il Cavalier Angelo Pepe (il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana ottenuto per i meriti di promozione e divulgazione della Cucina Italiana in Belgio. Aveva un importante Ristorante), non la richiamò, nel 2005, per gestire con lei i circa 50 ettari di vigneti acquisiti nel tempo nelle località di  Sant’Angelo all’Esca (sede della Tenuta e della Cantina), Luogosano e Taurasi.

Serata nata sotto ottimi auspici: Aperitivo “romano” alle Antiche Terme, cena marina con i bianchi dell’Irpinia, Madame Milena ad assistermi nel racconto di un terroir unico da scoprire.

·         Coda di Volpe Bianco di Bellona 2015. 100% coda di volpe, autoctono dell’Irpinia. Posizione della vigna a 300 metri s.l.m. Percorso tradizionale in bianco con affinamento sulle fecce fini. Giallo paglierino solare si presenta all’olfatto con le caratteristiche nuances tropicali e frutta mediterranea. Al palato fresco, sapido e una discreta persistenza. Voto 85/100.
Abbinato ad una mousse di baccalà e cipolle caramellate.
·         Fiano di Avellino 2015 Refiano. 100% Fiano Stesso percorso del bianco precedente. Giallo paglierino scarico, Profumi floreali bianchi ben marcati e note fruttate di mela e pera. Fresco e sapido in un buon equilibrio con le morbidezze evidenti. Abbastanza persistente con ritorni retro nasali in linea con gli olfattivi. Voto 86/100.
Abbinato ad un risotto con crostacei e semi di papavero di buona fattura.
·         Greco di Tufo Nestor 2015. 100% Greco. Vinificazione tradizionale in bianco con affinamento su fecce fini. Paglierino intenso, profumi secondari ben marcati con finale su terziari minerali. Fresco e sapido. Lunga persistenza per questo vino “pieno”. Voto 89/100.
Paccheri tonno capperi e pomodorini in abbinamento
·         Fiano di Avellino Brancato 2014. 100% Fiano. Vigne poste a circa 450 metri s.l.m. Fermentazione ed affinamento in legno.  Colore giallo oro. Olfatto su prevalenza di terziari tostati. Complessità ben evidente e lunga persistenza. Un vino diverso destinato a lunga vita. Nella sua tipicità di percorso in cantina sicuramente tra gli eccelsi. Voto 90/100.
Abbinato ad un cacciucco “leggero”.
·         Greco di Tufo Grancare 2014. 100% Greco. Vigne a ben 736 metri s.l.m. Percorso lungo in inox e legno e affinamento in bottiglia per 10 mesi. Vino strutturato con note agrumate e tostate. Equilibrato e persistente. Voto 90/100.
Abbinato sempre al cacciucco leggero.

“Sin dai tempi antichi la Campania…Falerno, Faustniano, Caleno…Cicerone,Plinio, Tibullo…”  Le Radici.
La Tenuta Cavalier Pepe l’interpretazione dell’attuale.
L’Osteria Le Terme a Massaciuccoli per la conoscenza.


Urano Cupisti


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